Velocità e panorama, ecco le due parole chiave di questo anello. 10,6 km per 370 metri di dislivello lungo il sentiero uno ed il sentiero 18, attraversando la vecchia via del Latte. Un percorso ideale sia per chi cammina che per chi corre, dal fondo estremante regolare e senza difficoltà tecniche. In periodo estivo ombreggiato con squarci panoramici e in periodo invernale è un balcone interamente affacciato sul Golfo di Trieste.
Al contrario di molti altri anelli sul Carso Triestino, correre lungo questi sentieri non presenta alcuna difficoltà a livello di navigazione. Una linea retta in direzione Slovenia e poi una in direzione opposta per tornare. Anche se si sbaglia un bivio, mantenendo la direzione si torna al punto di partenza. Consigliato quindi a chi ha poca dimestichezza con cartine e GPS.
Si parcheggia al quadrivio di Opicina e si sale in direzione del Camping Obelisco. Ristoro della Corsa della Bora. Da qui si procede lungo il sentiero CAI 1 in direzione Basovizza, in senso opposto a quello della gara. Il fondo è regolare e compatto, si aprono molteplici punti panoramici sulla Città di Trieste. Quasi subito si giunge alla sella di Banne dove si imbocca il sentiero CAI 18, che dal 2021 il tracciato per la 42, 80 ma anche per la 57 km, ma in senso opposto.
Dopo circa 5 km il sentiero fa una leggera curva e inizia ad essere costeggiato da recinzione di pascolo. Qui si giunge ad un quadrivio: noi dobbiamo andare a sinistra. Se si procede dritti si arriva al parcheggio del parco Globoiner, se si gira a destra si passa sotto la provinciale e continua con il percorso della Corsa della Bora.
La svolta verso sinistra fa imboccare una salita, la più lunga e ripida di questo percorso, che porta alla Vedetta Alice, dalla quale si domina con la vista tutta la parte orientale della città e del Golfo di Trieste. Questo tratto è molto brullo in adibito a pascolo e ricovero per il bestiame. Proseguendo lungo il sentiero uno si inizia ad affrontare un continuo saliscendi lungo tracce e strade sterrate molto veloci. Brevi salite e brevi discese per 5 km. Praticamente senza un solo tratto pianeggiante ma in un fondo molto mosso ma mai tecnico o impegnativo.
Questo tratto è in assoluto il migliore per chi vuole iniziare a correre in salita: sono brevi e facili, subito smorzate da discesette in cui riprendere il fiato. Ideale anche per una sessione di ripetute in versione trail.
Tutta questa sezione costeggia rimanenze della prima guerra mondiale: trinncee, sbancamenti e fortificazioni. Poco prima della fine si costeggia il Bunker ad H, visitabile entrando dalle porte che si scorgono ai lati del sentiero. Si tratta di un ambiente molto ampio, parzialmente chiuso che era stato pensato come magazzino di stoccaggio di mezzi e carburante. Una breve discesa riporta al parcheggio del quadrivio.
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