Un anello molto impegnativo che racchiude in se i tratti più tecnici e panoramici della val Rosandra. Il percorso racchiude due tratti importanti del tracciato 2021 della S1 Trail Corsa della Bora da 57 km.
Questo tracciato è consigliato agli Escursionisti Esperti (EE) e a chi ha esperienza di trail running. Controllare bene il tracciato e la mappa allegata e nei tratti indicato con attenzione si sconsiglia vivamente di correre anche a chi ha buona esperienza di running e trail running.
Ritrovo alla chiesetta di Pesek, Chiesa Della Beata Vergine Immacolata. C’è un ampio parcheggio in cui è possibile lasciare la macchiana. Il sentiero parte immediatamente al lato opposto della strada, tra l’Hotel Pesek e Kmečki Turizem – Agriturismo Racman. Si imbocca il sentiero CAI 17 facendo una prima discesa di circa 700 metri verso la Ciclabile Cottur. Questo tratto ha delle sezioni molto scivolose in caso di pioggia, ma si tratta di un sentiero largo e piuttosto facile. Appena arrivati alla ciclabile Cottur si attraversa imboccando uno stretto sentiero di servizio, sempre coperto di foglie in autunno e non molto battuto.
Da qui si scende fino a Draga S. Elia, e una volta attraversato il paese si imbocca un altro sentiero di paese, non il CAI 17, fino a tornare ad intersecare la Pista Ciclabile Cottur. Superata la galleria, immediatamente a sinistra si vede il cartello che indica il sentiero CAI 1, che porta in località Bottazzo
Superato il Bottazzo e oltrepassato il ponte sul torrente, si prende il primo sentiero a sinistra, che sembra, all’inizio, tornare indietro. Da qui si dopo poco si inerpica molto ripidamente lungo un ghiaione. Questo tratto è estremanete tecnico e va affrontato solo con le scarpe adatte e da persone esperte. Al termine della salita un breve tratto pianeggiante e una discesetta portano alla Sella del Monte Carso, dove si incrocia il Sentiero CAI 25, un tempo denominato CAI 46, si discende il CAI 25 per un tratto e poi si imbocca il CAI 13 che risale fino al CIPPO COMICI. Una vista bellissima si apre su tutta la Val Rosandra e sul Monte Stena, che si affaccia dall’altro lato della Valle. Un vero paradiso sia per l’escursionista che per il trail runner.
Da qui si procede con la massima attenzione in discesa lungo il sentiero CAI 13, un tratto che non è assoultamente percorribile di corsa anche da chi è molto esperto di trail running. Anche l’escursionista deve prestare la massima attenzione alla discesa impervia ed ai tratto scoscesi. Una fatica ripagata non solo dalla vista sulla Val Rosandra, ma anche dall’arrivo alla caratteristica Santa Maria In Siaris, arroccata sul costone della Valle, sempre lungo il sentiero CAI 13. Il Sentiero Cai 13 porta poi nuovamente al 25. Consigliamo quindi ai meno esperti di non imboccare il CAI 13 ma discendere direttamente lungo il CAI 25, saltando così la vista sulla valle, ma anche la discesa tecnica. Un’alternativa potrebbe essere percorrere i primi 50 metri del CAI 13 fino al Cippo Comici per poi tornare sui propri passi e discendere dal CAI 25.
A fondo valle, si guada quindi il Torrente Rosandra e si imbocca la traccia che conduce direttamente alla Vedetta di Moccò. Questo sentiero è anche molto tipido e l’ultimo tratto consiste letteralmente dell’arrampicarsi su un lastrone calcareo. Una buona alternativa, per i meno esperti, è proseguire ancora a valle, e imboccare il sentiero CAI 15, sempre in direzione Moccò.
Appena superata la vedetta di Moccò si procede per 100 metri sull’asfalto e subito imbocca una traccia a destra che dopo pochi metri di salita ripida interseca su un ponte di fine 800 la pista Ciclabile Cottur e da qui si sale fino alla frazione di Hervati, dove si tocca l’asfalto. A questo punto la traccia continua dalla parte opposta della strada 30 metri a sinistra, seminascosta dalle fronde. Una salita finale porta alla Vedetta di San Lorenzo e quindi alla località di San Lorenzo.
Dopo un brevissimo tratto di asfalto, alla chiesetta di San Lorenzo si imbocca il marcavia CAI 1 e si percorre per circa 30 metri, prendendo immediatamente il sentiero sulla sinistra. Dopo poco si attraversa una strada asflaltata e prosegue per il sentiero della Salamandra, che porta dai boschi di Draga S. Elia, con antiche ghiacciaie e stagni nuovamente alla località Pesek.
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